
Nato l’11 marzo 1923 a Monessen, Pennsylvania, USA, figlio di Cyril Francis e Sara MONAGRAM. [1]
* Matricola O-825492, 2nd Lieutenant del 27th Fighter Group, 522nd Fighter Squadron dell’USAAF. [2]
* Deceduto a 21 anni il 4 gennaio 1945, precipitando a Lonigo (VI), ora sepolto nella città natale di Monessen. [3]
• Nella maggior parte dei casi, le nostre ricerche prendono avvio da segnalazioni provenienti dall’Italia. In questa occasione, invece, tutto è iniziato grazie alla richiesta di un ricercatore americano, il Sig. John J. Turanin, che ha contattato “Aerei Perduti Polesine” per aiutarlo a individuare il luogo e ricostruire le circostanze della morte del 2nd Lieutenant Bernard Francis QUINLAN, un’indagine che poteva essere condotta solo direttamente qui in Italia.
Le uniche informazioni in suo possesso erano che il pilota era precipitato a Vicenza il 4 gennaio 1944, perché il corpo era stato recuperato dagli americani al termine della guerra proprio in quella città. La ricerca si rivelava particolarmente complessa, poiché non esisteva alcun rapporto ufficiale sulla scomparsa del tenente, solitamente raccolta nel “Missing Air Crew Report” (MACR), normalmente redatto dai piloti che assistevano al fatto.
Su nostro consiglio, il Sig. Turanin ha richiesto all’archivio dell’aviazione americana il rapporto relativo alla missione del 4 gennaio 1945 condotta dal 27th Fighter Group, durante la quale il pilota non fece ritorno. Grazie a questo documento ricevuto dal Sig. Turanin, è stato possibile conoscere il punto in cui, secondo i testimoni, il pilota precipitò, utile per avviare concretamente la ricerca e procedere con la ricostruzione dei fatti.
Il 4 gennaio 1944, il biancore delle neve stesa sulla pianura Padana, rendeva più evidenti i fiumi, i canali, le strade e le ferrovie ai quattro caccia-bombardieri P-47 “Thunderbolt” del 524th Fighter Squadron, inviati in Veneto per bombardare un ponte e successivamente proseguire nella ricerca di veicoli o treni in movimento da distruggere, al fine di ostacolare il traffico veicolare e ferroviario, che alimentava le truppe tedesche al fronte.
Decollati alle 11:30 dall’aeroporto militare americano di Pontedera (PI), i caccia-bombardieri affrontarono condizioni meteorologiche avverse, che resero difficoltoso il volo verso l’obiettivo principale: un ponte stradale situato in provincia di Verona, che attraversava il fiume Adige tra Rovechiaretta e Bonavigo. Giunti sull’area, gli aerei si lanciarono in picchiata, sganciando ciascuno due bombe da 500 libbre (circa 250 kg). Il ponte non fu colpito direttamente, però l’attacco provocò lo stesso danni significativi all’ingresso orientale della struttura. [4]
I quattro P-47, proseguirono la missione come pianificato spostandosi in direzione est, verso la provincia di Vicenza, attaccando con le mitragliatrici di bordo tutti i veicoli in movimento che riuscivano ad individuare, tra cui tre autocarri, che transitavano sulla provinciale fra Lonigo e Pedocchio. [5]
Proprio in quella circostanza, i tre gregari, KLING, WITHMER e HAY, videro QUINLAN impattare la superfice del terreno ed esplodere. Al rientro i piloti spiegarono nel rapporto di missione, che l’impatto avvenne in un punto di coordinata “F-9851”, corrispondente ad un campo nel comune di Sarego (VI). [6]
Purtroppo, come spesso accade, l’indicazione si è rivelata imprecisa. L’indagine svolta nell’area indicata nel rapporto, attraverso la raccolta di testimonianze e documenti, non ha prodotto risultati. Questo ci ha spinti ad estendere le ricerche ai comuni limitrofi, permettendoci infine di trovare il luogo dove QUINLAN perse la vita.
Un documento, custodito nell’archivio storico del comune di Lonigo, riportava questa importante descrizione: “CIMITERO DI LONIGO, In seguito a caduta di un apparecchio da caccia, il pilota è deceduto in via Cenghia il 4 gennaio 1945, ore 13:45, per incendio dell’aereo stesso, unico segno di riconoscimento era: Bernard F. Quinlan, O-825492 T 43 44”. [7]
Sul documento, oltre al nome e il numero di matricola inciso sulla piastrina di riconoscimento in acciaio inossidabile ritrovata sul corpo, è riportato anche il nome della via in cui precipitò, che risulta circa 3km più a sud dalla coordinata indicata dai colleghi di QUINLAN. Oggi la via non esiste più, perché inglobata nell’area occupata dalla cantina vinicola situata in viale Vicenza 29, adiacente all’odierna strada provinciale 500.
Ulteriori dettagli sulla vicenda emergono dalla testimonianza del signor Faggion, che all’epoca aveva quattordici anni: “Successe che un aereo americano che gettava bombe che esplodono a 40-50 metri da terra, cadde sotto una nostra collina, con l’ala toccò le piante e cominciò a bruciare vicino alla casa del Prof. Giovanni Lovato. Bruciava anche l’uomo che c’era dentro.” [8]
La testimonianza suggerisce che precipitò per l’impatto con la vegetazione, probabilmente i platani posti ai fianchi della provinciale 500. Questa tipologia di incidente risulta abbastanza frequente nelle perdite dei caccia bombardieri alleati, per via della quota estremamente bassa che i piloti mantenevano par attaccare gli obiettivi sul terreno.
Bernard Francis QUINLAN era il secondo di quattro fratelli; a febbraio del 1943 decise di arruolarsi volontario nell’USAAF, United States Army Air Force. Tre mesi dopo, fu ammesso alla Scuola dei Cadetti dell’Aviazione di Nashville, dove perfezionò il suo addestramento come pilota per circa un anno. Nel gennaio 1944 ottenne la qualifica di pilota di caccia e fu promosso 2nd Lieutenant [ndr – Tenente]. [9]
Trasferito quindi alla base aerea di Richmond per l’abilitazione al caccia bombardiere P-47 “Thunderbolt” e al volo ad alta quota, corso che concluse positivamente nel maggio del 1944. Ad agosto giunse in Italia dove fu assegnato al 522nd Fighter Squadron del 27th Fighter Group, parte della 12th Air Force dell’USAAF, reparto impegnato nel fornire il supporto tattico alle truppe americane impegnate a risalire la penisola italiana da sud. [10]
Il 15 ottobre 1944 effettuò la sua prima missione di guerra, bombardando un ponte a sud-est di Bologna; nei mesi successivi affrontò più volte i colpi della contraerea nemica, eseguendo un totale di circa trenta missioni fino a quella per lui fatale del 4 gennaio 1945.
Due giorni dopo, il 6 gennaio 1945 gli fu conferita la “Air Medal Decoration” per l’abilità dimostrata nel bombardare un edificio occupato dal nemico nelle vicinanze di Modena, avvenuto il 18 novembre 1944. [11]
Il corpo dello sfortunato pilota fu successivamente recuperato dai tedeschi e sepolto a Vicenza nel “Cimitero Acattolico” di via Fratelli Bandiera, assieme ad altri aviatori alleati deceduti in provincia. [12]
Dopo il conflitto, fu riesumato e portato nel cimitero militare americano di Mirandola (MO). Su richiesta dei genitori, il 7 marzo 1949 ritornò nella città natale di Monessen, dove fu sepolto nel “Grandview Cemetery”. [13]
Ringraziamo il Sig. John J. Turanin per la fiducia accordata alla nostra associazione e per la preziosa collaborazione offerta per questa complessa attività di ricerca.
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NOTE AL TESTO
[1] – National Archives and Records Administration (NARA), 8601 Adelphi Road, College Park, USA: Documento “Registration Card No. 11532” – Contiene i dati raccolti al momento dell’arruolamento.
[2] – National Archives and Records Administration (NARA), 8601 Adelphi Road, College Park, USA: Documento “Translations of German Amerikaner Vorgaenge (AV) Reports” N° AV 2093/45 del 16/02/45 – Traduzione in inglese del documento germanico, che riporta i dati dei piastrini di riconoscimento di tre piloti alleati deceduti e sepolti nel “Cimitero Acattolico” di Vicenza, fra i quali quello di Quinlan.
[3] – Sito: https://it.findagrave.com/
[4 ÷ 6] – Archivio del “Air Force Historical Research Agency” (AFHRA)”, sede nella “Maxwell Air Force Base”, in Montgomery, Alabama, USA – “Mission Reports”, REELS (Bobine) A0818, A0819 - Bobine contenenti i rapporti delle missioni svolte a gennaio 1945 dal “524th Fighter Squadron”, compresa quella del 4 gennaio 1945.
[7] – Foglio conservato nell’Archivio Storico del Comune di Lonigo (Autorizzazione del 28.02.2025, protocollo n. 0005734, per la pubblicazione sulla pagina web www.aereiperduti.net.)
[8] – Libro “La Guerra e Lonigo e dintorni”, ricerca scolastica della classe V elementare di Lonigo, anno scolastico 1984 ÷ 85, pagina 59, disponibile presso la biblioteca di Lonigo.
[9 ÷ 11] – Quotidiano di Monessen “The Mon Valley Independent”, articolo “Monessen fighter pilot shot down on 31st mission over Italy” di John J. Turanin, del 25/05/2024. – Articolo dedicato alla vicenda di Bernard Quinlan.
[12] – Vedi nota [2].
[13] – Vedi nota [9 ÷ 11].