25 febbraio 1944 - Flying Fortress B-17 G Ser. Num. 42-31872 - Mare Adriatico

La missione del 25 febbraio 1944 per il 301st Bomb Group era costituita dal bombardamento di Regensburg, in Germania. In alto Adriatico i B-17 subirono l'attacco dei cacciatori tedeschi del JG53 e JG77, decollati dagli aeroporti di Maniago, Povoletto e Lavariano. I tedeschi rivendicarono l'abbattimento e/o il danneggiamento di 4 B-17 unitamnte ad ulteriori 7 B-24. Tra gli aerei colpiti vi era sicuramente il B-17 G Ser. Num. 42-31872 del 2nd Lt. John J. Simon, che si vide costretto ad alleggerirsi del carico di bombe prima di raggiungere le Alpi e tentare il rientro alla base. Nel Missing Air Crew Report che lo riguarda, viene riportato che il bombardiere perse il contatto con il resto della formazione approssimativamente 30 miglia ad ovest di Fiume. Alla luce di quanto accadde poi certo è che il pilota Simon riuscì a far volare ancora per un poco il suo B-17 verso sud, in quanto ammarò in un tratto di Adriatico che era usualmente raggiunto dai battelli da pesca del porto di Ravenna. Fu appunto uno di questi pescherecci a prendere a bordo l'equipaggio del bombardiere alla deriva su un canotto di salvataggio. I rigori del clima invernale avevano però fatto tre vittime tra gli aviatori, che morirono assiderati: si trattava del copilota 2nd Lt. Hughes H. Livingood, del navigatore 2nd Lt. Gilbert G. Lawson e del puntatore 2nd Lt. Charles A. Kent. I pescatori sbarcarono i superstiti a Ravenna, dove furono presi in consegna dai tedeschi e mandati nei campi di prigionia. I tre deceduti furono dapprima trasportati presso l'aeroporto di Ravenna e successivamente sepolti, con gli onori militari, presso il vicino cimitero di San Bartolo di Ravenna.

Lawson

2nd Lt. Gilbert G. Lawson

www.findagrave.com

Kent

2nd Lt. Charles A. Kent

www.findagrave.com

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